Titolo originale: “Il calcolo economico dietro l’uscita di Polymarket da Polygon”
Autore originale: Azuma, Odaily Planet Daily
Il 22 dicembre, la notizia riguardante il principale mercato di previsioni Polymarket ha suscitato ampia attenzione del mercato: Mustafa, un membro del team di Polymarket, ha confermato nella community Discord che Polymarket prevede di migrare da Polygon e lanciare una rete Ethereum Layer2 chiamata POLY, che è attualmente la massima priorità del progetto.
Una “separazione” non del tutto inaspettata
La decisione di Polymarket di lasciare Polygon non è del tutto sorprendente. Uno è un rappresentante rovente a livello applicativo, l’altro è un vecchio strato base in graduale declino; l’entusiasmo del mercato e le aspettative di valore tra i due sono da tempo in qualche modo disallineati. Mentre Polymarket cresce fino a diventare un nuovo colosso, le prestazioni di rete relativamente instabili di Polygon (l’ultimo guasto si è verificato il 18 dicembre) e il suo ecosistema relativamente debole impongono oggettivamente dei limiti al primo.
Per Polymarket, costruire il proprio portale rappresenta una scelta vincente sia dal punto di vista del prodotto che da quello economico.
Sul lato prodotto, oltre a cercare un ambiente operativo più stabile, costruire la propria rete Layer2 consente a Polymarket di personalizzare le funzionalità sottostanti in base alle esigenze della piattaforma, permettendo un adattamento più flessibile per futuri aggiornamenti e iterazioni.
L’aspetto più significativo, tuttavia, risiede nella dimensione economica. Costruire la propria rete significa che Polymarket può consolidare le attività economiche e i servizi periferici derivati dalla sua piattaforma nel proprio ecosistema, impedendo che il relativo valore si disperda verso reti esterne e accumulandolo gradualmente come proprio vantaggio sistemico.
Contributi economici espliciti e impliciti
Come strato applicativo, la popolarità esplosiva di Polymarket ha una volta portato contributi economici diretti sostanziali a Polygon. I dati compilati dall’analista dash su Dune mostrano:
· Il numero di utenti attivi di Polymarket questo mese è 419.309, con un totale storico di 1.766.193 utenti;
· Le transazioni totali questo mese sono 19,63 milioni, con un totale storico di 115 milioni di transazioni;
· Il volume di scambio totale questo mese è di 1,538 miliardi di dollari, con un totale storico di 14,3 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda come valutare il contributo di Polymarket all’economia dell’ecosistema Polygon, Odaily Planet Daily ha scoperto un rapporto piuttosto coincidenziale durante la compilazione dei dati di entrambi.
· Primo, in termini di fondi depositati: I dati di Defillama mostrano che il valore totale delle posizioni su tutta la piattaforma Polymarket è di circa 326 milioni di dollari, pari a circa un quarto del valore totale bloccato di Polygon di 1,19 miliardi di dollari;
· Secondo, riguardo al consumo di gas: Coin Metrics ha riportato nell’ottobre dello scorso anno che si stima che le transazioni relative a Polymarket consumassero il 25% del gas totale di Polygon;
· Considerando l’età di quei dati, abbiamo esaminato i cambiamenti recenti: Le statistiche compilate dall’analista petertherock su Dune mostrano che a novembre, le transazioni relative a Polymarket hanno consumato circa 216.000 dollari in gas, mentre Token Terminal ha riportato il consumo totale di gas di Polygon per quel mese a circa 939.000 dollari — di nuovo vicino a un quarto (circa il 23%).
Sebbene ciò possa essere coincidenziale a causa dei metodi statistici e delle finestre temporali, i risultati simili tra le diverse dimensioni possono servire come riferimento di stima per valutare il significato economico di Polymarket per Polygon.
Oltre alle metriche quantificabili come utenti attivi, fondi depositati, volume di transazioni e contributi al gas, il significato economico di Polymarket per Polygon risiede anche in una serie di contributi impliciti più difficili da misurare direttamente ma altrettanto reali.
Primo è la rivitalizzazione della liquidità delle stablecoin. Tutte le transazioni di Polymarket sono regolate in USDC, e le sue attività di trading ad alta frequenza e continue migliorano oggettivamente la domanda di circolazione e gli scenari di utilizzo per USDC sulla rete Polygon; secondo è il valore comportamentale accessorio degli utenti trattenuti: oltre al mercato di previsioni stesso, questi utenti potrebbero rivolgersi per comodità ad altri prodotti come il DeFi nell’ecosistema Polygon, aumentando così il valore ecologico complessivo della rete Polygon. Questi contributi sono difficili da quantificare con dati specifici, ma costituiscono la “domanda reale” che le reti di base apprezzano di più e trovano più scarsa.
Perché ora? La risposta non è difficile da indovinare
In effetti, basandosi solo sulla scala degli utenti, le prestazioni dei dati e la presenza sul mercato, Polymarket è pienamente in grado di reggersi da solo. Non è più una questione di “se andarsene” ma piuttosto di “quando andarsene”.
La ragione principale per scegliere questo momento per avviare la migrazione probabilmente risiede nell’imminente TGE di Polymarket. Da un lato, una volta che Polymarket completerà l’emissione del suo token, la sua struttura di governance, il sistema di incentivi e il modello economico diventeranno relativamente fissi, rendendo la successiva migrazione dello strato base significativamente più costosa e complessa; dall’altro, l’aggiornamento da una “singola applicazione” a un “sistema full-stack di applicazione + strato base” implica intrinsecamente un cambiamento nella logica di valutazione. Costruire il proprio Layer2 apre senza dubbio un tetto più alto per Polymarket in termini di narrazione e capitale.
In sintesi, l’uscita di Polymarket da Polygon non è solo una semplice migrazione dello strato base, ma un microcosmo dei cambiamenti strutturali nell’industria crypto. Quando le applicazioni di primo livello iniziano a supportare autonomamente utenti, traffico e attività economiche, le reti di base che non riescono a fornire valore aggiuntivo saranno inevitabilmente “pugnalate alle spalle”.
Niente di più, solo ricerca del profitto.
