ChainCatcher riporta che la polizia indiana ha arrestato un ex rappresentante del servizio clienti di Coinbase a Hyderabad, sospettato di coinvolgimento nella violazione dei dati interni divulgata da Coinbase a maggio di quest’anno, segnando il primo arresto noto nel caso. La notizia è stata confermata dal CEO di Coinbase Brian Armstrong.
L’incidente risale a dicembre 2024, con indagini che hanno rivelato che i criminali informatici hanno corrotto il personale del servizio clienti all’estero per ottenere accesso ai sistemi interni, rubando informazioni sensibili di 69.461 utenti, inclusi nomi, indirizzi, numeri di telefono, indirizzi email e documenti di identificazione rilasciati dal governo. Coinbase ha dichiarato che gli aggressori hanno tentato di estorcere 20 milioni di dollari, che l’azienda si è rifiutata di pagare, e ha invece istituito un programma di ricompensa dello stesso importo per rintracciare e catturare i coinvolti.
Nel suo rapporto finanziario del secondo trimestre, Coinbase ha rivelato che l’incidente ha causato 307 milioni di dollari di spese correlate, coprendo risarcimenti agli utenti, spese legali e costi di aggiornamento della sicurezza. Inoltre, Coinbase sta attualmente affrontando una causa collettiva da parte degli azionisti, accusata di non aver divulgato tempestivamente l’incidente e di aver tratto in inganno gli investitori. Coinbase ha dichiarato che continuerà a collaborare con le agenzie internazionali di contrasto nelle indagini, lasciando intendere che potrebbero seguire ulteriori arresti.
